1. Un percorso nella storia
In 10 anni che vivo a Lecce, ho visitato per la prima volta questo museo grazie alle Invasioni Digitali, organizzate dall’associazione culturale AMiCA. Posso dirvi che il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Lecce non è solo un museo, è un percorso a ritroso nella storia.
Ciò che lo rende fondamentale è la testimonianza del ruolo svolto dalle istituzioni ecclesiastiche sul territorio non solo da un punto di vista sociologico e politico, ma anche culturale ed artistico.
2. Una collezione affascinante
Sono rimasta assolutamente affascinata dalla collezione: dalle opere di pittura napoletana di Oronzo Tiso alla splendida pala del Martirio di Sant’Orsola e le compagne di Paolo Finoglio.
3. L’allestimento
Ho apprezzato l’attenzione spesa nell’allestimento delle sale e nella struttura del percorso, frutto, credo, di un restyling recente. L’unica pecca, alcune luci sulle opere che, da certe angolazioni sono invisibili, ma è un difetto comune anche ad allestimenti di maggior pregio.
4. Una location mozzafiato
La location poi è davvero bellissima: il chiostro è molto suggestivo e vi consiglio di andarci in un giorno di pioggia perché la luce e l’atmosfera sono davvero particolari e se ci si scorda della porta automatica a vetri dell’ingresso, si può bene immaginare di viaggiare indietro nel tempo.
Federica Nastasia. Classe 1985. Giornalista ed appassionata d’arte in gran parte delle sue forme.
Pennellate di suggestioni, la descrizione proietta oltre la materia quasi a sentire i passi che furono dei frati; invito accolto!