Un ciclo di Dialoghi tenuti dai docenti universitari per informare, diffondere e far appassionare all’archeologia giovani, studenti e comunità.
Martedì 2 febbraio alle ore 17 al MUSA, Museo Storico Archeologico dell’Università del Salento prenderà il via il primo degli incontri previsti dalla terza edizione di “Il passato per il futuro“.
Attraverso un confronto aperto con i docenti del Corso di Laurea in Beni Archeologici dell’Università del Salento si cercherà di avvicinare il pubblico ai temi delle più recenti ricerche in storia antica e archeologia condotte dall’Ateneo leccese, improntate sull’interazione fra saperi e competenze di ambito umanistico e tecnico-scientifico.
Il format divulgativo ideato dal Museo Storico Archeologico, il più attivo tra i musei universitari leccesi, diretto dalla Dott.ssa Grazia Maria Signore, prevede nei pomeriggi del martedì due brevi dialoghi di mezzora l’uno seguiti dalla possibilità di una visita guidata al museo.
I temi sono vari e vanno dalla fantarcheologia sui social a questioni più accademiche legate alla letteratura antica passando attraverso la gestione di musei e aree archeologiche.
I dialoghi sono adatti agli studenti della Scuola Secondaria di II grado e al vasto pubblico e offrono la possibilità di saziare la diffusa curiosità verso l’archeologia pur non essendo degli addetti ai lavori e al sicuro da ricostruzioni favolistiche che poca hanno a che fare con la materia.
Paolo Güll: L’archeologia sembra attraversare una nuova stagione di interesse e questo parrebbe un successo ma a guardare bene il web la sua vita e soprattutto quella degli archeologi è tutt’altro che facile. Attraverso un’analisi di quanto sta accadendo e di come il web sia diventato cassa di risonanza si approfondirà il rapporto tra archeologia e politica oggi.
Maria Elvira Consoli: Cicerone nel De Divinatione indaga le origini della pratica divinatoria delle sortes presso Preneste dove sorse il tempio della dea Fortuna Primigenia. Sulla base del confronto tra analisi critica, analisi del testo ed esame della documentazione storico-archeologica si intende illustrare il pensiero di Cicerone sulla divinazione.
Serena Palma: L’antro della Sibilla Cumana compare nei primi versi del VI libro dell’Eneide. In questo luogo Enea dovrà ascoltare i vaticini prima di scendere nell’Ade e scoprire il destino della sua stirpe. Il passo offre interessanti elementi iconografici inediti rispetto ad altre testimonianze figurative ormai note e consolidate nel tempo.