Tag Archives: Musa Museo Storico Archeologico dell’Università del Salento

Storytelling on track al MUSA

Storytelling on track al MUSA

Storytelling on track al MUSA

Storytelling on track  è un laboratorio teorico/pratico di social media storytelling per i musei, organizzato dal Corso di Laurea in Beni Culturali e dal MUSA -Storico-Archeologico dell’Università del Salento.

Storytelling è diventato da qualche tempo uno dei termini più in voga nel campo della comunicazione mediatica – non solo ma soprattutto – relativa ai Beni Culturali.

La narrazione, con le mille forme che oggi può prendere grazie al fantasmagorico armamentario dei social/digital media, è lo strumento privilegiato della riconquista di una dimensione accessibile, accogliente, viva del museo. Una dimensione anche dialettica, perché le storie possono essere costruite assieme al pubblico e diventare narrazioni a più voci, costruire reti di comunità fra le istituzioni e le persone a cui si rivolgono.

STORYTELLING ON TRACK è rivolto agli studenti del Corso di Laurea triennale in Beni Culturali di Unisalento, in primo luogo a quelli del secondo e terzo anno, ma anche a studenti di altri Corsi di Laurea che abbiano uno specifico interesse per la comunicazione in ambito museale.

L’attività si compone di una parte teorica, costituita da lezioni frontali affidate ad esperti del settore, Sandro Garrubbo, esperto di comunicazione museale, Responsabile comunicazione e Marketing, Museo Archeologico “Salinas” Palermo, ed Elisa Bonacini, esperta di musei digitali, processi partecipativi e crowd-sourced sul patrimonio culturale in rete coordinatrice del progetto IZI.travel-Sicilia, e dalla partecipazione – da intendersi come attività seminariale – alla presentazione del volume “Racconti da Museo. Storytelling d’autore per il museo 4.0”, di prossima uscita presso Edipuglia, Bari. Il volume, curato da Cinzia dal Maso, giornalista e scrittrice, nonché direttrice di Archeostorie. Journal of Public Archaeology e di ArcheostorieMagazine, raccoglie esperienze concrete legate ad attività di successo nel campo della comunicazione museale. La presentazione, organizzata insieme alla Scuola di Specializzazione in Archeologia e al Dottorato in Scienze del Patrimonio Culturale, offrirà l’opportunità di ascoltare alcuni degli autori e di discutere intorno alle concrete possibilità nel campo dei servizi per la comunicazione dei BBCC.

A questa sezione si aggiungerà una parte pratica, comprendente la sperimentazione e la produzione di prodotti per la comunicazione via social media e/o la descrizione partecipata di oggetti/soluzioni espositive presenti presso il Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento (MUSA). Nel corso di questa sezione pratica dell’attività gli studenti saranno seguiti da Grazia Maria Signore, Responsabile del MUSA, e imposteranno il loro lavoro, in gruppi, sotto la guida degli esperti di settore Sandro Garrubbo ed Elisa Bonacini.

I progetti avviati dai gruppi di lavoro saranno completati entro il 16/04 e successivamente valutati dai medesimi esperti. Una volta realizzati entreranno a far parte del patrimonio comunicativo del Museo Storico-Archeologico (MUSA).

L’insieme delle due sezioni dell’attività didattica è pensato per un impegno complessivo – fra didattica frontale e seminariale, parte pratica e studio personale – pari a 1CFU (h. 8+17 ca), che, a richiesta degli studenti, potrà essere riconosciuto dal CdS fra le attività formative a scelta.

Gli interessati all’attività didattica possono fare richiesta entro e non oltre le ore 18 di martedì 10 aprile p.v. alla dott.ssa Grazia Maria Signore (graziamaria.signore@unisalento.it).

Non solo ISIS

Non solo ISIS: il patrimonio siriano in emergenza

Non solo ISIS:il patrimonio siriano in emergenza

Il 28 giugno 2017 alle ore 18.00 presso il Museo Storico-Archeologico la prof.ssa Francesca Baffi, docente di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento terrà la conferenza dal titolo “Non solo ISIS: il patrimonio siriano in emergenza”.

Il patrimonio culturale siriano è ormai dal 2011 oggetto di devastazioni e saccheggi a causa della guerra civile, ancora in corso, e degli attacchi terroristici dell’ISIS. Sullo sfondo di tutto questo si sta consumando un terribile dramma umanitario, con la perdita di tante vite umane e l’esilio di intere generazioni, che sta provocando la disgregazione del tessuto sociale del paese.

La Missione Archeologica dell’Università del Salento dal 2002 fino al 2010 ha operato  nel sito di Tell Tuqan, pochi chilometri a sud di  Aleppo. Tanti anni di ricerche archeologiche del gruppo diretto dalla prof.ssa Francesca Baffi hanno portato non soltanto ad acquisire dati importanti sulla storia di quel sito ma anche a costruire uno stretto rapporto di collaborazione e di amicizia con i colleghi siriani e con la comunità locale araba.

L’archeologia del Vicino Oriente può ignorare quanto sta accadendo in questo momento preoccupandosi soltanto dei danni inferti al patrimonio culturale? Esistono regole etiche da rispettare anche per gli archeologi  che operano in zone di guerra?

L’iniziativa organizzata dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici “Dinu Adamesteanu” in collaborazione con il Museo Storico-Archeologico (MUSA) è a margine della mostra “Non solo l’Oriente: Art Crimes in the 21th Century” presso il MUSA fino al 30 giugno 2017.

 

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Swapper al MUSA

Swapper al MUSA il Museo dell’Università del Salento

Swapper al MUSA

Siamo Alessandra, Marta, Rebecca, Giulia, Benedetta e Chiara della classe 4a/sia dell’ I.T.C. “Galilei-Costa” e oggi vi racconteremo la nostra esperienza di alternanza scuola-lavoroe di siamo state accolte al Musa con Swapmuseum.

Swapmuseum è un’associazione che si occupa di promuovere la cultura e in particolare i musei dando modo ai ragazzi di reinterpretare attraverso la creatività le collezioni museali.

Il Museo storico-archeologico dell’Università del Salento offre la possibilità di visionare e ascoltare, attraverso diverse tecnologie, ciò che avveniva nel passato. Nel museo abbiamo trovato le tappe fondamentali delle ricerche condotte da storici e archeologi dell’Università del Salento: attraverso reperti, ricostruzioni (virtuali e materiali) e approfondimenti testuali abbiamo ripercorso la storia con un’estensione sia temporale che spaziale. Nelle cinque sale, infatti, si può trovare un percorso che va dalla preistoria al Medioevo, dal Salento all’Oriente mediterraneo. L’esplorazione della collezione ci è stata facilitata, inoltre,  dall’ausilio di strumenti tecnologici.

La prima sala, di colore ottanio, attraverso video e documentari ci mostra in cosa consiste la ricerca archeologica. Nella seconda sala, anch’essa di colore ottanio sono presentati reperti e ricostruzioni di contesti della preistoria e protostoria del Salento. Proseguendo in ordine cronologico, la  terza sala, di colore bordeaux, è dedicata ai messapi, la quarta  invece presenta diversi colori: l’età romana di colore blu in cui sono esposti oggetti rinvenuti da relitti sommersi scoperti grazie a ricerche archeologiche subacquee che hanno permesso di ricostruire i traffici commerciali lungo  le coste salentine in età romana. La parte dedicata al medioevo è di colore viola e si può ripercorrere l’evoluzione del paesaggio lungo tutto il Medioevo. Tra età romana e medioevo si presenta una piccola sezione di colore rosso dedicata al tardoantico.

Infine, nella quinta sala, di colore marrone, attraverso alcuni video, possiamo immergerci negli scavi e negli studi di materiali antichi condotti dall’Università del Salento non solo in Italia ma anche in altre parti del Mediterraneo.

In tutte e quattro le settimane trascorse al Musa abbiamo lavorato a stretto contatto con tre ragazzi che frequentano l’Università, che come noi hanno portato a termine dei progetti, con  il fine di valorizzare l’immagine del museo:  ad esempio Alfredo ha realizzato un filmato descrittivo del museo, Genni ha reso più comprensibili le didascalie dei reperti presenti e Debora si è occupata della creazione di audioguide . Noi, invece, divise per gruppi, ci siamo occupate di aggiornare il portale di Pugliamusei, abbiamo immaginato una card per i giovani residenti (e non) favorendo le loro visite al museo con degli sconti nei luoghi da loro più frequentati.

Noi siamo arrivate al termine del nostro percorso, siamo state molto soddisfatte del lavoro realizzato e speriamo che possa essere d’aiuto per darvi la possibilità di scoprire le meraviglie nascoste della nostra terra!

"Archeologia creativa. Al chiaro di luna nel Museo Diffuso"

“Archeologia creativa. Al chiaro di luna nel Museo Diffuso”

Mercoledì 20 luglio il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, in collaborazione con il Comune di Cavallino e A.R.V.A s.r.l., appuntamento con la III edizione di “Archeologia creativa. Al chiaro di luna nel Museo Diffuso”. Quest’anno nell’iniziativa verrà coinvolto anche il MUSA – Museo Storico Archeologico di Lecce.

Programma:

ore 9.00: visita gratuita dell’esposizione del MUSA con l’accompagnamento di una guida, per esplorare il passato più remoto del Salento attraverso l’osservazione di reperti archeologici rinvenuti dall’Università del Salento e riproduzioni di contesti antichi con l’ausilio di strumenti multimediali.

ore 10.30: illustrazione della mostra del docente di Storia d’Arte Contemporanea Massimo Guastella “Enzo Assenza. Scultore discreto. Opere dagli anni Trenta agli anni Settanta” che svelerà come e perché nell’arte contemporanea di Assenza spesso ritorni la memoria dell’antico.

ore 18.00:  presso il Museo Diffuso di Cavallino gli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in Archeologia e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici partecipanti al Cantiere Scuola di archeologia, diretto dalla prof.ssa Grazia Semeraro, illustreranno i risultati dell’ultima campagna di scavo e animeranno una Curiosity zone sui temi della ricerca archeologica.

ore 19.00: performance dell’attore-regista ed esperto di stone balancing Simone Franco “Fabbricanti di Armonie in Equilibri di pietre” nel piazzale antistante il Museo Didattico Archeologico.

ore 20.30: consegna del premio speciale MAIER (Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia).

ore 21.00: concerto “Serenata Napulitana” del Trio Percorda.

L’ingresso è gratuito

Segui l’evento su fb

Giornate dei Musei

Giornate dei Musei dell’Università del Salento (17-18 marzo 2016)

Il Sistema Museale di Ateneo dell’Università del Salento, organizza due giornate dedicate alla conoscenza e promozione dei suoi sette Musei.

Le “Giornate dei musei UniSalento” alla loro prima edizione, il 17 e 18 marzo 2016, quale occasione per avvicinare queste istituzioni a scuole e comunità locale. I sette musei universitari salentini, con ambiti che vanno dall’archeologia alla papirologia, dalla biologia marina alla botanica, sono organizzati dal 2009 nel cosiddetto “Sistema museale di Ateneo”. Sebbene ancora poco conosciuti, se ben promossi e valorizzati come questa manifestazione intende fare, i musei universitari potrebbero costituire non solo  un unicum in campo accademico ma un elemento di punta dell’offerta culturale e turistica della città di Lecce.

Ed è proprio nel cuore della città, nella sala “Open Space” del Comune di Lecce, che la manifestazione ha inizio giovedì 17 marzo, a partire dalle  9 del mattino, con un incontro-dibattito. Dopo i saluti del rettore, Vincenzo Zara, e quelli del professor Fausto Barbagli, presidente dell’Associazione nazionale dei musei scientifici, sarà molto interessante soprattutto per gli addetti ai lavori l’intervento della dottoressa Francesca Spatafora, direttrice del Museo archeologico “Antonino Salinas” di Palermo, esempio virtuoso e in un certo senso “anomalia” di un museo che, sebbene ancora chiuso per restauri, si dichiara “aperto per vocazione” e lo dimostra alla comunità tramite un’accurata strategia di web marketing culturale.

A seguire, i responsabili illustreranno le peculiarità dei sette musei universitari: il Museo dell’Ambiente Maus, il Museo di biologia marina di Porto Cesareo, il Museo diffuso di Cavallino, il Museo su Ecologia degli ecosistemi mediterranei di Otranto, il Museo Papirologico, il Museo storico-archeologico Musa  e, infine, l’Orto botanico.

Venerdì 18 marzo i musei saranno aperti alla cittadinanza e alle scuole, con visite guidate e attività laboratoriali gratuite, dalle ore 8,30 fino alle 13. Le prenotazioni, obbligatorie, vanno inviate all’indirizzo didatticasalento@sistemamuseo.it,. o al tel. 080 8910777; fax 080 8917073.
Programma

17 marzo 2016

Sala Open Space del Comune di Lecce (Piazza S. Oronzo)

9.00 Indirizzi di saluto del Magnifico Rettore Vincenzo Zara, del Delegato ai Rapporti col Territorio, Amedeo Maizza e del Delegato ai Musei, Lucio Antonio Giannone.

9.15 Mario Capasso, Presidente del Sistema Museale di Ateneo: Introduzione ai lavori

9.30 Fausto Barbagli, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici, Il ruolo del Museo nella divulgazione scientifica e tecnologica

10.00 Francesca Spatafora, Direttrice del Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas” di Palermo, Promuovere conoscenze, creare connessioni: musei archeologici e contemporaneità

10.30 Proiezione del video sul Sistema Museale di Ateneo

10.50 Coffee break

11.00 Genuario Belmonte, Museo dell’Ambiente (MAUS-Storia della Scienza e della Natura)

11.15 Ferdinando Boero-Anna Maria Miglietta, Museo di Biologia Marina, Porto Cesareo

11.30 Grazia Semeraro, Museo Diffuso di Cavallino

11.45 Alberto Basset, Museo su Ecologia degli Ecosistemi Mediterranei di Otranto

12.00 Mario Capasso, Museo Papirologico

12.15 Mario Lombardo-Grazia Maria Signore, Museo Storico-Archeologico (MUSA)

12.30 Antonella Albano, Orto Botanico

12.45 Discussione

13.15 Chiusura dei lavori

18 marzo 2016
8.30-13.00: Attività educative e visite guidate gratuite* per gli studenti della Scuola Secondaria di primo e secondo grado in collaborazione con Sistema Museo.

Per maggiori informazioni cliccare qui.

Il passato per il futuro:Dialoghi sulle nuove frontiere dell'Archeologia con i docenti dell'Università del Salento

Al Museo Storico Archeologico dell’Università del Salento, torna Il Passato per il Futuro

Un ciclo di Dialoghi tenuti dai docenti universitari per informare, diffondere e far appassionare all’archeologia giovani, studenti e comunità.

Martedì 2 febbraio alle ore 17 al MUSA, Museo Storico Archeologico dell’Università del Salento prenderà il via il primo degli incontri previsti dalla terza edizione di “Il passato per il futuro“.
Attraverso un confronto aperto con i docenti del Corso di Laurea in Beni Archeologici dell’Università del Salento si cercherà di avvicinare il pubblico ai temi delle più recenti ricerche in storia antica e archeologia condotte dall’Ateneo leccese, improntate sull’interazione fra saperi e competenze di ambito umanistico e tecnico-scientifico.

Museo storico archeologico musa Pugliamusei

Il format divulgativo ideato dal Museo Storico Archeologico, il più attivo tra i musei universitari leccesi, diretto dalla Dott.ssa Grazia Maria Signore, prevede nei pomeriggi del martedì due brevi dialoghi di mezzora l’uno seguiti dalla possibilità di una visita guidata al museo.

I temi sono vari e vanno dalla fantarcheologia sui social a questioni più accademiche legate alla letteratura antica passando attraverso la gestione di musei e aree archeologiche.

I dialoghi sono adatti agli studenti della Scuola Secondaria di II grado e al vasto pubblico e offrono la possibilità di saziare la diffusa curiosità verso l’archeologia pur non essendo degli addetti ai lavori e al sicuro da ricostruzioni favolistiche che poca hanno a che fare con la materia.musa Museo lecce Pugliamusei

Domani 2 febbraio per il primo appuntamento de “Il Passato per il Futuro” al Museo Storico Archeologico si confronteranno con il pubblico Paolo Güll  su “Fantarcheologia portami via. La scienza sui social tra haters e untori”; Maria Elvira Consoli su “Il culto della Fortuna Prenestina in Cicerone” e Serena Palma su “Cuma in Virgilio”.Abstract interventi
Paolo Güll: L’archeologia sembra attraversare una nuova stagione di interesse e questo parrebbe un successo ma a guardare bene il web la sua vita e soprattutto quella degli archeologi è tutt’altro che facile. Attraverso un’analisi di quanto sta accadendo e di come il web sia diventato cassa di risonanza si approfondirà il rapporto tra archeologia e politica oggi.
Maria Elvira Consoli: Cicerone nel De Divinatione indaga le origini della pratica divinatoria delle sortes presso Preneste dove sorse il tempio della dea Fortuna Primigenia. Sulla base del confronto tra analisi critica, analisi del testo ed esame della documentazione storico-archeologica si intende illustrare il pensiero di Cicerone sulla divinazione.
Serena Palma: L’antro della Sibilla Cumana compare nei primi versi del VI libro dell’Eneide. In questo luogo Enea dovrà ascoltare i vaticini prima di scendere nell’Ade e scoprire il destino della sua stirpe. Il passo offre interessanti elementi iconografici inediti rispetto ad altre testimonianze figurative ormai note e consolidate nel tempo.
 L’ ingresso è libero fino ad esaurimento posti per cui è consigliata la prenotazione (0832 294253; infomusa@unisalento.it)

 

Artigiani dell'osso, avorio e palco

ARTIGIANI DELL’OSSO, AVORIO E PALCO.Ornamenti, utensili e giochi dalla preistoria al medioevo al Musa di Lecce

ARTIGIANI DELL’OSSO, AVORIO E PALCO.

Artigiani dell’osso, avorio e palco. Ornamenti, utensili e giochi dalla preistoria al medioevo è la mostra, già ospitata in passato dal Musa Museo storico archeologico dell’Università del Salento, che dall’11 al 22 novembre, ritornerà visitabile nelle sale del museo a Lecce.

La mostra, curata da Jacopo De Grossi Mazzorin, affronta il tema della lavorazione dell’osso, avorio e palco in antico servendosi di un apparato esplicativo di oltre 60 oggetti provenienti, per la maggior parte, dalle ricerche condotte nel Salento dagli archeologi dell’Ateneo leccese. Fin dalla preistoria gli animali hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita delle popolazioni umane fornendo loro parte degli alimenti, mentre pellicce, pelli e lana sono sono state e sono utilizzate ancora oggi per vestirsi e proteggersi dalle intemperie. L’osso, specialmente dei mammiferi domestici come il bue, il maiale, la capra o la pecora, e il palco di cervo hanno costituito un’importante fonte di materia prima per fabbricare strumenti di uso quotidiano. Quest’ultimo aspetto viene approfondito nella mostra con l’intento di presentare al pubblico gli oggetti realizzati con materie dure di origine animale, rinvenuti negli scavi effettuati nel territorio salentino e pertinenti a vari ambiti dela vita dell’uomo. Nella mostra sono illustrate anche le tecniche di lavorazione di questi materiali, utilizzate dalla presitoria fino ai giorni nostri. L’esposizione è organizzata dal MUSA, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica della Puglia, nell’ambito del progetto “Dal Salento all’Oriente mediterraneo. Recenti ricerche di storia antica ed archeologia dell’Università del Salento”, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia.