Il nuovo allestimento guiderà il visitatore alla scoperta dei tesori e della storia di una delle maggiori aree di ricerca messapica del territorio.
Domenica 10 gennaio 2016 alle ore 10:00 le porte del Palazzo Baronale di Vaste ( Poggiardo), sede del Museo Archeologico, saranno aperte al pubblico per una visita guidata tra i ricchi reperti ritrovati e custoditi in trent’anni di campagne archeologiche condotte dall’Università del Salento.
Il visitatore sarà accolto nel Museo da un nuovo allestimento che lo guiderà, tra gigantografie, vasi, crateri a figure rosse e trozzelle passando per una ricostruzione in legno a grandezza naturale di una parte dell’Ipogeo delle Cariatidi, una sorta di camera sepolcrale con due tombe e una sala totalmente dedicata all’esposizione dei cippi monolitici in pietra leccese di età arcaica, con l’esatta ricostruzione del contesto riportato alla luce nel Fondo Melliche.
Al piano superiore, un quadro della vita e delle trasformazioni dell’insediamento nelle principali fasi dell’antichità, tra l’età del Ferro (IX sec. a.C.) e la tarda età romana (VI sec. d.C.) e un settore dedicato ai reperti provenienti dalle necropoli messapiche risalenti a un periodo tra VI e III sec. a.C. orienteranno il visitatore nel tempo e nello spazio.
Una piccola sala è riservata all’esposizione del tesoretto di 150 monete d’argento (III sec. a.C.), rinvenuto nel 1989 nell’area del quartiere abitativo del Fondo S. Antonio.
Ricostruzioni grafiche, video e un plastico accompagneranno la presentazione dei reperti ritrovati nel luogo di culto riportato alla luce nel 1999 in Piazza Dante, proprio nell’area antistante il Museo.
Alla seconda metà del II sec. a.C. appartiene invece il più consistente nucleo di tessere da gioco mai rinvenuto in tutto il mondo romano, provenienti da una cisterna.
L’esposizione prosegue nella sala successiva dedicata al complesso paleocristiano di Fondo Giuliano. In particolare sono presentati alcuni corredi provenienti dalla necropoli associata al martyrium (V sec. d.C.), edificio religioso collegato al culto delle reliquie di un santo.
L’ultima sala ospita una serie di testimonianze relative alla vita di Vaste in epoca medievale e moderna.
Inoltre, una sala consultazione con postazioni PC per la navigazione in archivi e risorse WEB attinenti all’archeologia della Puglia sarà a disposizione del pubblico per ricerche e approfondimenti.